Pino Fumarola, Esperto di Caffè certificato

Pino Fumarola, l’ideatore di Morola, non è un attore che fa da testimonial ad un prodotto qualsiasi. No: Pino è un Esperto di Caffè certificato.
Com’è nata l’avventura di Morola? A Pino – nato nel ‘67 a Martina Franca (Taranto), sposato con Maria Teresa e padre di Elisa e Luca – nel 2009 nasce la passione del caffè: fino ad allora aveva inanellato una serie di esperienze lavorative di alto livello in tutt’altro settore, quello dell’Hi-Fi.
“Sono stato tre volte campione italiano di installazione Hi-Fi sulle auto – rivela Pino – oltre ad essere insieme a soli altri quatto gli unici giudici con la qualifica tecnica e di ascolto ed in seguito anche probiviro dei Nazionali Car Audio.”
“Quando, passando a totalmente ad altro, è iniziata la mia passione per il caffè, partendo da uno stato di totale ignoranza in materia, ho capito che dovevo iniziare dalle basi ed allora ho cominciato a leggere diversi testi che trattavano di caffè per poi iniziare un percorso formativo all’Istituto Internazionale Assaggiatori legato all’Università dopo che ho visto che nel corpo docente compariva il Dott. Prof. Luigi Odello, che era anche docente universitario di Chimica.” Studiando ed affinando la sua passione per il caffè diventa quindi, al termine di questi studi, un esperto di analisi sensoriale e Espresso Italiano Trainer.
In seguito continua costantemente a formarsi con AICAF (Accademia Italiana Maestri del Caffè), IIAC (Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè) e diventando “Roasting Professional” presso SCAE (Specialty Coffee Association of Europe, che nel 2017 s’è fusa con l’equivalente americana, la SCAA) con uno dei docenti più qualificati in Europa ed in Italia: il Dottor Marco Cremonesi, e selezionando i caffè direttamente nei paesi di origine.
La SCA (Specialty Coffee Association), per intenderci, è la più importante associazione a livello europeo e mondiale che promuove caffè di qualità.
“Anche in questo caso ho raggiunto i livelli Professional (Titolare della licenza n. 1111 con SCA) per Tostatura, Sensory e studio per conseguire anche la qualifica professional per la selezione del caffè verde. Ho approfondito la materia leggendo 60/70 libri sul caffè, alcuni anche in inglese. E questi libri ti aprono la mente perché esci da un’ottica solo italiana, diventa una panoramica mondiale.”
Ma non basta: Morola fa anche parte di Umami area Honduras (che fa formazione nel mondo food & beverage con un particolare focus sul sociale e sul rispetto dell’ambiente) ed ha un ruolo attivo nel progetto di ecosostenibilità Finca Rio Colorado in Las Capucas (Honduras), dove si reca spesso per mantenere costanti i rapporti con i farmer, verificare l’andamento del raccolto e formare le persone che lavorano in piantagione. In Honduras oltre a produrre caffè in maniera socialmente responsabile, continua anche il progetto MOROLA for Friends, con il quale vengono finanziate iniziative per le persone del luogo compresa un scuola per i figli dei farmer.
Nel suo percorso di formazione, l’idea di partire dalle basi ha portato Pino a lavorare con una delle migliori macchine tostatrici di caffè sul mercato – la Probat – in modo da riuscire a capirne il funzionamento.
Al termine dei corsi, alla consegna del diploma, Pino ha spiegato a Marco Cremonesi – dalla cui comune passione per il caffè è nata anche un’amicizia – che aveva capito grazie ai suoi corsi che la tostatrice non la doveva comprare ma doveva diventare esperto conoscitore dei processi di lavorazione, delle interazioni, (le curve, le tostature), di come si assaggia il prodotto, di cosa ottenere in tazza per poter ricostruire il processo inverso, distribuendo in maniera selettiva la produzione ed andando da chi ha le tostatrici, idonee al tipo di prodotto che deve essere lavorato e poter ordinare le cotture maggiormente idonee al prodotto per ottenere il miglior caffè.
In Morola, in seguito, è stata allestita anche una “Sala formazione” in cui vengono erogati anche corsi per i baristi per ottenere degli ottimi risultati.
Pino è, come detto, titolato a tenere i corsi ma preferisce chiamare sempre qualificati docenti esterni per garantire ai corsisti sempre l’apprendimento di nuove tecniche.
“Quando mi capita di condurre personalmente i corsi di introduzione all’espresso – ci narra – guido le persone in un percorso di apprendimento tecnico/pratico che li mette in condizioni di capire perché un caffè speciality lavorato con passione è migliore di uno commerciale trattato come fosse un indice numerico. Mi piace raccontarvi che in uno di questo corsi che somministrai mediante il ROTARY club figurava un Magistrato della Procura di Sciacca che il giorno prima aveva tenuto una lectio magistralis sulla legalità. Fu simpatico leggere il giorno seguente un suo messaggio con il quale, oltre a ringraziarmi della bellissima esperienza e della enorme quantità di cose che aveva appreso, scherzosamente mi “rimproverava” di avergli fatto un gran male a farlo uscire dalla sua beata condizione di chi non sa, in quanto da quel giorno in poi non riusciva più a bere il caffè perché gli avevo fatto capire cosa fosse il vero gusto del caffè ed ora trovava difetti in tutti i caffè che beveva… Ovviamente non è sempre così: di caffè buoni ce sono, ma vanno cercati, perché certamente non sono quelli commerciali.”
In Indonesia, infine (per ora, non si stanca mai di affinare tecniche e di apprendere nuove nozioni), Pino ha conseguito anche la certificazione Sensory Skill Professional (per la capacità di analizzare olfattivamente il caffè, degustarlo, capire di che miscela è composto, le provenienze, le specie botaniche e tanto altro). “Eravamo – racconta Pino – 2 alunni e 3 docenti; l’altra alunna era una ragazza della Corea, preparatissima. Una delle prove consisteva nel tenere un corso di Sensory intermedio ad un’altra classe di studenti per poter diventare poi Docenti, ed è stato bellissimo.