Potrà sembrare un’esagerazione ma anche l’acqua, effettivamente, fa la sua parte nella bontà di un caffè: non per niente in un caffè l’acqua costituisce quasi il 98% quindi la scelta dell’acqua giusta diventa importante. E con questo non intendiamo dire l’acqua che a volte accompagna il caffè ma proprio l’acqua con cui si fa il caffè.
Il caffè è una bevanda a base d’acqua che, per quanto venga bollita, rimane comunque uno dei fondamenti di questo cibo: due caffè espressi, se preparati con acque dalle caratteristiche differenti, saranno molto diversi come sapore.
C’è un’acqua migliore?
Sì, c’è un’acqua migliore e le sue caratteristiche sono state anche regolate dagli esperti e sono abbastanza facili da capire.
Innanzi tutto bisogna verificare se l’acqua di casa, quella che esce dal rubinetto della cucina, corrisponde a determinati criteri: al sito www.cheacquabeviamo.it è possibile verificare i valori dell’acqua delle principali città ed acquedotti e verificare quindi che l’acqua sia adatta a preparare un buon caffè.
Gli esperti della SCAA (Speciality Coffee Association of America) hanno individuato dei valori che potrete verificare sia nel sito sopra indicato che nelle etichette delle acque che potete acquistare in negozi e supermercati: per un buon caffè, le acque da scegliere hanno un PH ottimale compreso tra 6,5 e 7,5, un residuo fisso compreso tra i 75 e i 250 mg/l, la durezza dell’acqua deve stare tra i 12,5 e i 14,5 °F, il Calcio tra i 17 e gli 85 mg/l, mentre il Sodio inferiore ai 10 mg/l.
Analizziamo questi valori uno alla volta.
Per quanto riguarda il PH (l’acidità dell’acqua) è bene sapere che l’acqua con un ph acido (al di sotto di 7) è eccessivamente acida e si rischia una corrosione dei metalli delle caldaie delle macchine del caffè, mentre un’acqua con ph (al di sopra di 7) che consideriamo “basico”, formerà delle incrostazioni.
Per il residuo fisso, vale a dire la quantità di sali di calcio e magnesio che si depositano nell’acqua dopo l’evaporazione di una certa quantità d’acqua, rimanendo tra i 50 e 500 mg/l siamo ancora nell’ambito dell’acqua più comune in Italia, definita “oligominerale”. Per un buon caffè è meglio avere un’acqua con residuo tra i 75 e i 250 milligrammi al litro. Inoltre residuo fisso basso, insieme alla giusta presenza di minerali assicura una durata più elevata alla tua macchinetta per preparare il caffè.
C’è un’acqua peggiore?
Va da sé che essendocene una migliore, ci sarà anche la peggiore.
Dobbiamo innanzi tutto esser contenti perché in Italia siamo l’unico posto al mondo dove abbiamo circa 70 sorgenti di acqua (la maggior parte dei paesi ne hanno pochissime o addirittura nessuna) e questo fa sì che la nostra acqua sia ottima e ricca di componenti che aiutano ad elevare il sapore del caffè: purtroppo quella degli acquedotti comunali – perché i Comuni hanno il compito di fornire un’acqua inodore, incolore e priva di batteri e tra le loro priorità non c’è quella di accontentare le esigenze di coloro che vogliono gustare un buon caffè – non è quindi delle migliori. Dovremmo però, se volessimo utilizzarla, usare dei filtri che regolino il carbonato di calcio ed il magnesio per rendere meno amara l’acqua e per ridurre i residui di calcare nella macchina.
Se non volete o potete usufruire di questi filtri, il nostro consiglio è di optare per l’acqua minerale imbottigliata vagliando con attenzione sull’etichetta i dati prima indicati.
Alcune curiosità sull’acqua per il caffè
Alcuni ci chiedono se l’acqua frizzante sia migliore o peggiore: non esiste una comprovata differenza se non il difetto di lasciare più calcare nella macchinetta del caffè, quindi è sconsigliata.
Un’altra domanda che ci viene posta di frequente è relativa all’acqua distillata: sconsigliata pure questa in quanto la mancanza di minerali priva il caffè del suo caratteristico sapore.
Acqua calda o fredda? Scopritelo nelle domande più frequenti sul caffè che ci vengono poste.
L’acqua prima del caffè
Bere dell’acqua prima del caffè è un’usanza che da noi, in Italia, è arrivata dal Sud e poi si è diffusa un po’ ovunque ed ha una funzione precisa nella degustazione del caffè, ovvero di risciacquare le papille gustative per poter gustare il caffè al suo meglio. Bere l’acqua gassata, col suo sapore più deciso è piuttosto impattante, in quanto “anestetizza” con la sua anidride carbonica (quella delle bollicine) e di conseguenza rischia di non farci capire la qualità del caffè. Il nostro consiglio in questo senso è di bere un sorso di acqua naturale a temperatura ambiente.